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11-03-2008 --> Return to articles
Il Gazzattino

ZUCCHERO PRESENTA IL TOUR MONDIALE, TRASFORMERA' LO STADIO DI MILANO IN TEATRO

Lo stadio "Meazza" di San Siro trasformato nel "più grande teatro al Mondo"; l'ingresso in scena a bordo di una vecchia Topolino; l' omaggio a Pavarotti con un duetto virtuale. E poi le Elezioni; battute e giudizi poco lusinghieri sulla musica in televisione, da Sanremo a "X Factor". Zucchero non le manda a dire. È gasato il soulman di Roncocesi che, dopo ben 111 concerti in tutto il mondo, da quello iniziale all' Olympia di Parigi il 3 maggio 2007, sta per ripartire "a gentile richiesta" dal 29 marzo, Svizzera, con altre 33 date europee.Dulcis in fundo, il 14 giugno, ci sarà l'evento al "Meazza" di San Siro, con un enorme palco creato ad hoc, le seggioline rosse disposte sul prato (ma non a contatto con il terreno) e il mitico terzo anello (quello con i maggiori problemi di acustica) chiuso. Capienza prevista: 30mila, o forse più. La prevendita parte stasera alle 21 con Ticketone su Internet. Una quota fissa andrà all'associazione No profit "Red Cup".
Per i rocckettari più veraci, invece, la stessa sera allo stadio "Braglia" di Modena ci saranno i Rage Against the Machine per il loro unico show italiano. «Dopo il successo dei tre concerti in Arena trasformatisi in una vera e propria festa - spiega Ferdinando Salzano di "Friends & Partners" - facevamo fatica a pensare qualcosa di più originale. Poi Zucchero ci ha dato questa idea". "Ho pensato a qualcosa di diverso - esordisce Zucchero - per uscire dai luoghi comuni, partendo dal fatto che in uno stadio si sente male, si fa fatica ad arrivare e a defluire, perdendo ore e ore. Io invece, grazie ai migliori ingegneri del suono, farò in modo che San Siro abbia veramente l' acustica di un teatro. le poltroncine poi saranno solo una maniera di riposarsi tra un salto e l' altro. Il mio è un pubblico che non sta certamente fermo ad ascoltare e basta, ma non è nemmeno esagitato...».
L' esperimento è interessante. «Ho deciso di avere ospiti che siano musicalmente sulla mia lunghezza d'onda - continua - ma non posso ancora annunciarli. Devo dire che gli stranieri mi hanno sempre detto di sì; con gli italiani è più complicato. La band sarà la solita, con cui mi sono divertito molto, e in più avrò tre "fiati". E' vero: entrerò in scena su una Topolino del '47 verde. L' ho incrociata per caso dalle parti di casa mia. Era su un carro attrezzi e stava per essere demolita. Ho detto: "Ferma: questa è mia!". E poi l' ho fatta restaurare". Annuiscono i responsabili della Società "San Siro" (Inter e Milan) che crede in uno stadio che, sull' esempio di quelli inglesi e spagnoli, "diventi più ricco di servizi e a misura di famiglia", concerti compresi.
L'assessore Terzi insiste sulla necessità di conciliare le resistenze dei soliti "comitati" contro il rumore. «Li faremo assistere agli spettacoli, e poi stiamo studiando particolari insonorizzazioni. Noi continuiamo nell' intenzione di aprire la Città alla musica in ogni spazio possibile», spiega. Sia Terzi sia Salzano, tramite Zucchero, vogliono insomma creare un "precedente virtuoso" che faccia un po' da apripista per tutti. «E poi - aggiunge il musicista - i calciatori sono miei fan, a partire da Baggio, che mi piacerebbe ospitare».
Il vero super ospite però sarà Luciano Pavarotti. Tutti sanno della grande amicizia che per molti anni li ha legati, fino alla scomparsa del grande tenore. «È sempre con me: Ci penso sempre. Se Nicoletta Mantovani lo permetterà l'avrò anche sul palco per un duetto», spiega. Tecnologico, ovviamente. L'Adelmo, in forma e con il cappellaccio perennemente calcato in testa, risponde poi a domande specifiche di attualità.
Concerti preferiti? «Non ne ho visti molti. Ligabue al Forum mi è piaciuto; e poi i Coldplay ma all' estero».
Elezioni? «Io non voto da vent'anni! Credo di averlo fatto solo una volta. E comunque non ci penso neanche. Io sono uno che va "a pelle" e non mi ritrovo negli schieramenti».
Festival di Sanremo? «Non l' ho visto. Ero in viaggio in Inghilterra. Non l' ho fatto apposta. Per me è tutto sbagliato, è tutto da rifare. Mi hanno detto che era un po' lungo. Io ho un altro concetto della musica».
E il nuovo "X Factor"? «È la solita solfa dove alla fine vincono le copie delle copie di Whitney Houston, come Leona Lewis. Forse è un trampolino di lancio commerciale, ma non so. Per trovare artisti nuovi bisogna andare in Provincia, nei localini dove ogni sera i ragazzi si fanno un c**o come un pallone...».
Bruno Marzi