GQ- Febbraio 2002
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ELECTRIC
LADYLAND Dieci
ragazze per me posson bastare, cantava Lucio Battisti. Zucchero
ha battuto il record: 12 girls simpatiche, giovani e nude. Precisazione:
non "per" lui ma "con" lui. Per un progetto importante:
rendere omaggio a una delle più celebri immagini della storia del
rock, la copertina di Electric Ladyland di Jimi Hendrix.
E con una doppia occasione di attualità: il GQ dedicato interamente
all'amore e la partenza del tour mondiale di Zucchero. Che ha accettato
(beato lui) di posare con le ragazze e di rispondere a domande con un
chiodo quasi fisso in testa: le donne. Come
ti senti nel ruolo di Hendrix? |
![]() Che fine ha fatto la formula magica sex and drugs and rock'n'roll? «Non esiste più, sono diventati tutti politically correct. Resistono soltanto i vecchi e grandi leoni, come Keith Richards. Anche John Lee Hooker, fino alla sua morte, era così: se andavi a casa sua non c'erano mai meno di dieci ragazze». A casa tua quante donne si trovano? «Parecchie, perché a me piace l'idea di vivere liberamente. Adoro la sensualità: l'ammiccamento e la seduzione sono aspetti fondamentali di ogni relazioni amorosa, danno sapore». La musica ideale per fare l'amore? «Il soul! In passato ho fatto delle grandi abbuffate sessuali ascoltando Barry White: i ritmi cadenzati e la sua voce ipnotica aiutavano l'altalena dei sì e dei no, dei mugolii». Quanta sensualità porterai con te in questo tour? «Il concerto sarà caldo e umido con elementi molto sexy: sia nella musica, sia nella coreografia del palco». di Marco Mathieu. Foto di Guido Harari http://www.gqonline.it |
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