Secolo
XIX - Lunedì 10 Settembre 2001
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Il
rocker parla di "Shake" il
suo ultimo album che esce venerdì prossimo e segna una sorprendente
svolta artistica Zucchero: "La mia vita lungo il corso di due fiumi" Il Po e il Mississippi raccontati attraverso metafore. John Lee Hooker, Francesco De Gregori e il poeta Pasquale Pannella sono i compagni di viaggio di quello che considera il suo disco più soul. "Devo molto - dice - al mio amico Eric Clapton. Mi ha fatto scoprire il blues del delta di Hooker" |
dal nostro inviato Canaro Polesine. ![]() Qui l'acqua non arrivò. Il grande fiume risparmiò il convento dei frati bonificatori benedettini. Una lingua del Po, in quel dannato '51, si divise come nella Bibbia. La gente scappava come poteva, cercava terra, e il convento era lì, un'isola di fortuna, con la sua ghiaia bianca e i pioppi secolari e la speranza che il diavolo buttasse giù un altro ponte, ma non le barche dei contadini. Oggi, la strada per l'ex convento comincia dove un gigantesco gallo gonfiato ad aria si sporge dalla provinciale n° 16, che unisce Padova e Rovigo. Il gallo rosso fuoco, rossopassione, rosso soul, è il simbolo di Zucchero, e l'aia dell'ex convento è una festa trasversale dove la Bassa veneta si confonde con il delta del Mississippi... Non si può capire il nuovo Zucchero di Shake, nei negozi da venerdì prossimo, se non s'immagina la stessa sorte per i due fiumi della sua vita: il Po e il |
Mississippi. "Shake" è
una metafora semplice, per bocca di un contadino modenese, Werther Del Monte,
che all'inizio dell'album scandisce in dialetto "Mi piacciono le pere,
mi piacciono le mele, e tutte le robe che hanno le donne". "Ora
non dire che sono una sciamano del blues" avverte Zucchero, dimagrito,
con gli occhiali arancione "perché questo è il mio disco
più soul, anche se finalmente ho ospitato un bluesman leggendario
come John Lee Hocker". E il vecchio Hooker, come De Gregori e il poeta Pasquale Panella sono i comprimari eccellenti di un viaggio a bassa quota, terreno e carnale come nelle terre vicino ai fiumi. Un viaggio di grande suggestione, uno degli album migliori di "Sugar": "Devo molto al mio amico Clapton, che mi ha fatto scoprire il blues del delta di Hooker, Elmore James e Robert Johnson. Una musica ipnotica". E per presentarlo alla stampa mondiale, "Zu" ha scelto l'ex convento diventato un ipertecnologico studio di registrazione nella mani di Umbi Maggi, ex bassista dei Nomadi, una figura beatamente falstaffiana. Ci sono ancora i pioppi, e la ghiaia. E le donne, bellissime, hanno quel passo di pianura che nella Bassa diventa un dondolio esasperante. E le donne di Zucchero sono perverse, frenetiche, uccidono con un'attesa: "Siamo l'addio |
e non la fine, senza ricordi né paure" canta in "Ali
d'oro", dove duetta con John Lee Hooker, scomparso tre mesi dopo.
E in "Shake" evoca il fantasma regale che l'ha sempre ispirato:
"Ma si, parlo sempre della mia ex moglie, Angela: la mia unica musa.
Non ne avrò mai un'altra" |
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