Repubblica
Il Giornale
La Stampa
Il Gazzettino
Il Venerdi
L'Arena
Secolo XIX
Sorrisi e canzoni TV
Campus
MAX
Panorama 10/2001
Panorama 11/2001

LA STAMPA - Lunedì 10 Settembre 2001

IL MUSICISTA PARLA DI "SHAKE" - REGISTRATO FRA ROVIGO E SAUSALITO

ZUCCHERO balla dal MISSISSIPPI al PO
JOHN LEE HOOKER
Due mesi prima di morire (il 23 giugno scorso) il venerando bluesman John Lee Hooker, riconosciuto padre artistico di un'intera
generazione di musicisti, ha duettato con Zucchero in "Ali d'oro", registrata a Sausalito durante le session californiane dell'album in uscita. Senza la sua chitarra, Hooker è protagonista dell'unico duetto del cd, che Fornaciari gli ha dedicato
FRANCESCO DE GREGORI
Già autore del testo di "Diamante", Francesco De Gregori torna a prestare la propria immaginazionea Zucchero in "Tobia", che chiude "Shake"; il brano ha come protagonista il cane del bluesman della Bassa, che scomparve dopo una visita dal veterinario. Altro autore, in 2 canzoni, è Pasquale Panella, che lavorò con Battisti nel periodo post-Mogol
Marinella Venegoni
inviata a ROVIGO
Questa volta siamo in fase "up", come ai tempi di "Spirito Divino", quando il funky gallo urlava il suo chicchirichì in un'alba alcolica. "Shake", il nuovo disco di Zucchero che esce venerdì prossimo, è tanto ruspante e campagnolo nello spirito quanto sofisticato e ultratecnologico nell'impianto generale: come sempre quando si tratta di Zucchero, abbiamo potuto ascoltarlo (chissà perche) solamente una volta, durante la presentazione di ieri sull' argine del Po, a Canato presso Rovigo, in
un casolare in apertissima campagna che è anche lo studio di registrazione di Umbi. Gran festa sull' aia con la mamma di Zucchero, signora Rina, ospite d'onore; e sull'aia una specie di mercatino di delizie fragranti di campagna, di quelle che si vedono ormai solo nei film, con tanto di concerto live finale.

Techno di campagna
e soul: alla presentazione
del disco la mamma
faceva gli onori di casa



Zucchero: nel nuovo disco anche un duetto con John Lee Hooker, un testo di De Gregori e due di Pasquale Panella

La prima impressione comunque è che "Shake" sia un lavoro dopato, che si è letteralmente abbandonato nelle braccia della tecnica e dei campionamenti, per raccontare undici storie (e storiacce) con vari temi, dall' eterna delusione amorosa all'esplosione dei sensi, e per trovare poi un finale sofferto nel testo che Francesco De Gregori ha scritto per "Tobia", dove a parlare è lo scomparso cane di cui il musicista aveva raccontato al collega tempo prima. Zucchero canta per tutto il tempo benissimo, meglio che mai, ricorrendo spesso al falsetto.
Si sfoggia una nuova
corista, Chance, che ha inciso qualche disco e che accompagnerà il performer in tour; fra le voci
campionate, frammenti di "Just the WayYouAre" nella versione di Barry White, Muddy Waters,
"What did I Say" di Ray Charles, vecchi cori gospel e spirituals.
Il disco parte dopato anche collambrusco, con una frase in dialetto emiliano sull'imprescindibilità delle donne pronunciata da Werter Dal Monte, e tutta ,la prima parte è poi techno/dance con ritmo discotecaro; gradualmente le atmosfere si stemperano in una serie di ballads che lasciano poi spazio all'unico duetto, con il compianto John Lee Hooker, su "Ali D'oro": qui, ci sono momenti di grazia elegante. Un po' deludenti ci sono parsi i due brani firmati nei testi avari di inventiva da Pasquale Panella, celebre postMogoI di Battistf, avvolto in un esasperato minimalismo.
Il quarantaseienne Zucchero ci è parso in buona forma fisica, nuovo taglio di capelli da angioletto e gentile, disponibile a qualunque costo. Mai visto un più buon carattere.

 

L'ARTISTA HA CAMPIONATO VOCI E SUONI "RUBATI",
C'E' ANCHE UNA CANZONE UN PO'SPORCACCIONA
"Lo dedico a una donna di cui mi sono liberato"
E' la mia ex moglie, la mia musa. Ho copiato? Lo fanno tutti i grandi
INTERVISTA

CARO Zucchero, questo è un disco con due anime, una ballabile con sporcaccionerie e una di soul ballads.
"Immagino che lei alluda a "Porca l' oca". Quel testo lì racconta di uno che va con una donna bellissima ma si accorge che donna non è". "Guarda che foca/ Ma com'è porca l'oca", canta lei.
Pino Daniele invece faceva rima con "Che Dio ti benedica"... "Lo so che l'ha fatta, ma cosa c'entra? E' un gioco di animaletti".
"Shake", che dà il titolo al disco, è dedicata a una donna di cui lei si è finalmente liberato. E' sempre l'ispiratrice eterna, la sua prima moglie?
"E' la mia musa. Le dovrei dare i diritti, mi ha ispirato anche "Dindondio". Ma ormai è non c'è più dolore. Però mi ricordo i suoi tradimenti. E basta che lei mi chiami...".
Come sta, Zucchero?
"Bene,stranamente sono molto in sintonia con la vita: sono arrivato a trovare sensualità nella frutta e nelle armonie del creato che ci sono soprattutto nelle mie campagne".
Nel nuovo disco sono riportate le fonti dei campionamenti, le voci e i suoni che ha "rubato".
"Me ne hanno dette di tutti i colori, ma molti musicisti d'avanguardia mi hanno seguito. Gente come Fatboy Slim cita pezzi impossibili da ricreare. Volevo suoni di cose antiche dei Cinquanta,
ma per avere gospel e spirituals di quell'epoca, l'unico modo è prenderli dal disco, chiedendo l'autorizzazione: la maestria sta nel farlo funzionare come arrangiamento"
John Lee Hooker ha cantato in disco per l'ultima volta con lei.
"Prima ascoltavo Otis Redding, ho cominciato tardi, a sentire lui, Robert Johnson e gli altri, grazie a dischi che mi ha regalato Eric Clapton. Sono entrato in questo spirito del Delta: è venuto in studio, abbiamo fatto un pomeriggio di session ed ha cantato libero: mi sembrava in gamba, molto ironico; era arrivato con due ragazze sui 50 cui dava bacini ogni tanto".
Che tecniche avete usato per la registrazione?
"Non c'è suono che sia veramente reale: non senti la batteria, abbiamo messo dei compressori sui piatti che creano un elemepto ritmico molto forte e suoni esasperati. In tutto il disco una batteria vera non la senti mai, anche se c'è. Ora per me è stimolante stravolgere i suoni: oggi trovo un assolo di chitarra o i fiati vecchi e sorpassati".
E' anche un disco dopato. Il verso "E' questa notte che mi fa volare / come la biancaneve" non fa certo venire in mente la favola.
"Beh, noi siamo sempre sul genere "welcome to tbe party". Non ci tiriamo mai indietro, ci piace divertirci".
Il tour?
"Vogliamo ricreare il suono Motown, visto che questo è un album più soul dei precedenti. Dopo la promozione, parto in tour da Zurigo in febbraio, arrivo in Italia e poi giro il mondo".
Perche la frase "più badili e meno divi"?
"Beh, sono della campagna e vedo che la musica è sempre più fatta da dj e attricette invece che da musicisti veri. Per fortuna sono tornati Santana e TomJones".
Baudo a Sanremo?
"Ha fatto bene a eliminare i superospiti italiani; io non trovo senso neanche in quelli stranieri. Lui è uno che sa come gestire il baraccone, bisogna vedere quanto spazio lascerà alla musica. Non capisco perche non si trovi nessun ex produttore ex musicista, ex discografico, che organizzi Sanremo".
[m.ven.]

<< Rassegna Stampa